Articolo del mese di aprile 2015

Che l'olio extravergine d'oliva fosse un alimento importante per ridurre l'incidenza di numerose neoplasie era stato suggerito, negli ultimi anni, da varie ricerche sperimentali. Non erano però ancora chari i meccanismi alla base di quest'azione benefica. Uno studio condotto dal Prof. Mauro Maccarrone, docente di Biochimica presso il Campus Bio-Medico di Roma, e dal Dr. CLaudio D'Addario, ricercatore in Biologia Molecolare presso l'Università degli Studi di Teramo, ha rivelato il meccanismo grazie al quale il cosiddetto "oro giallo" riduce il rischio di sviluppare il cancro al colon. La ricerca, pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry, mostra come l'olio extravergine di oliva sia ingrado di aumentare l'espressione del gene oncosoppressore CNR1. Quest'ultimo, a sua volta un recettore molto inmportante per la salute del nostro organismo, perchè è in grado di regolare i meccanismi all'origine all'alterazioned ei geni sensibili ai fattori ambientali, come la dieta. "Il nostro studio sottolinea - sottolinea il Prof. Maccarrone - rafforza la fiducia nel fatto che una dietra appropriata possa aiutare a prevenire i tumori, ma anche altre patologie diffuse, come i disturni neurologici, l'obesità e il diabete. I risultati hanno profonde implicazioini anche per l'impostazione di studi futuri. Dimostrano infatti che i cambiamenti epigenetici, ovvero quelli derivanti da fattori ambientali e, dunque, dall'alimentazione, sono potenzialmente reversibili". Un risultato che, specialmente nei Paesi tipici della dieta mediterranea. Un'arma naturale in grado di ridurre l'incidenza del cancro, specialmente quello del colon-retto, che si trova al secondo posto dopo quello alla mammella, nella donna, e al terzo quello di polmone e prostata, nell'uomo. Una neoplasia che in Italia, secondo le stime, colpisce circa 40mila donne e 70mila uomini ogni anno (dati AIRC).